Ippon Kumite: sono esercizi statici da compiersi in coppia e prevedono un attacco, parata e contrattacco, sono propedeutici per la comprensione delle distanze e per la coordinazione psicomotoria finalizzata alle tecniche
.
Sanbon Kumite: esercizio che prevede la difesa da tre attacchi consecutivi portati a velocità variabile.
Quindi con un'ulteriore elemento di difficoltà rispetto all'esercizio precedente, avendo anche il tempo di attacco come possibile variabile.
Ohyo Kumite: l'applicazione fluida del Sambon kumite, come se fosse un combattimento reale, apprendendo degli schemi tecnici.
Kihon Kumite: in qualche modo il livello più alto di tali esercizi. Prevede schivata, contrattacco e proiezione o sbilanciamento dell'avversario in un unico gesto tecnico.
Kihon: sono esercizi singoli fatti senza compagno e articolati a seconda del grado di preparazione. Hanno lo scopo di studiare le varie tecniche e migliorarne i movimenti e quindi l'efficacia.
Kata: i kata hanno in sè la radice antica del karate, infatti non iniziano mai con una tecnica di offesa, ma sempre di difesa. Ogni inizio d'esecuzione e alla fine è previsto il saluto, non un vuoto rituale, ma il senso profondo del riconoscimento, del reciproco rispetto.
Da qui parte il profondo valore educativo che il karate porta in se.
I Kata sono delle forme di combattimento immaginarie, ma soprattutto delle codificazioni di tecniche che in altri contesti, vedi ambienti di gara, non sarebbe possibile utilizzare.
La difficoltà di tali forme è di unire forza fisica, determinazione interiore, velocità, ritmo e respirazione.
La difficoltà d'esecuzione tiene presente il grado di preparazione tecnico ed esperenziale di chi le esegue.
A seguire vi sono elencati i nomi dei kata previsti per le cinture colorate e in seguito quelli superiori previsti per le cinture nere.
- Pinan Nidan
- Piana Shodan
- Pinan Sandan
- Pinan Yodan
- Pinan Godan
- Kushanku
- Bassai
- Jihon
- Chinto
- Naihanchi
- Saishan
- Niseishi
- Wanchu
- Rohai
- Jitte
Chuck Norris icona del Cinema Marziale
8 volte Campione del Mondo di Karate
Ha praticato per anni il Wado Ryu
Bunkai: sono le applicazioni dei kata. Presi da soli i kata, sono spesso incomprensibil a chi li vede dal di fuori, il bunkai li esplicita mostrandone le potenzialità di difesa e di offesa: per questo, a differenza del kata, viene praticato in coppia.
Ogni stile d i Karate ha le sue peculiarità, il che, ovviamente porta a sviluppare determinati schemi che esaltano ed orientano in maniera specifica e diversa, le tecniche spesso comuni al mondo di quest’arte marziale.
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